Corrado Bove
Download Press Release in PDF Format
CORRADO BOVE
INFINITO INDEFINITO IGNOTO
a cura di / curated by
GASPARE LUIGI MARCONE
INAUGURAZIONE
LUNEDÌ 15 GENNAIO 2024
ORE 18-21
dal 15 gennaio al 17 febbraio 2024
dal 22 novembre al 30 dicembre 2023 solo su appuntamento
Nell’ultimo ventennio il percorso artistico di Corrado Bove (Bergamo, 1974) è stato caratterizzato da sperimentazioni scultoree e fotografiche con avventure anche nel campo della gioielleria e della bioarchitettura. Dopo i primi lavori in pietra, terra e legno si è concentrato sull’analisi e sull’uso di un materiale più leggero, malleabile e trasparente come la rete metallica realizzando sculture e installazioni dinamiche vivificate, in molti casi, dall’uso di particolari illuminazioni e dalle relative ombre danzanti. Un percorso di rarefazione e scarnificazione. L’utopia è la smaterializzazione dell’oggetto. In anni più recenti, grazie anche a esperienze sperimentali e biografiche – come per esempio la residenza presso BOCS Art di Cosenza a cura di Giacinto Di Pietrantonio nel 2018 e la clausura forzata durante la pandemia nel 2020 – la via dell’essenzialità ha preso nuove e diverse forme. Corrado Bove ha iniziato a lavorare sulle fotografie digitali delle sue sculture in rete metallica scoprendo ulteriori possibilità di ricerca. Operativamente, lavorando soltanto con il suo computer e la sua immaginazione, scopre che quei grovigli metallici hanno schemi, moduli, forme, trame rielaborabili e riconfigurabili in nuove immagini e opere bidimensionali. Volendo parallelamente ricordare il lavoro su schermo informatico ma non volendo esserne asservito ha avuto l’intuizione pertinente di stampare le immagini direttamente su vetro antiriflesso o satinato. Alcune linee guida restano costanti nella sua ricerca: oltre alla smaterializzazione, intesa anche come “lotta contro la materia” che – se non gestita positivamente – può alienare l’essere umano, vi è la riflessione su un universo caotico e indecifrabile, labirintico, dove perdersi e ritrovarsi riconoscendo le armonie e le forme che lo sottendono. Anche in questi casi la dimensione utopica è primaria ma il tentativo dell’artista è nel voler avvicinarsi il più possibile a un mondo delle idee estatico ed estetico. Le composizioni si presentano a volte in modo più definito e geometrico altre volte in modo evanescente e magmatico aprendosi a interpretazioni plurime.
Il titolo del progetto presentato a The Open Box è eloquente: Infinito Indefinito Ignoto. Tre termini su cui si sono scritti e si potrebbero scrivere fiumi di parole. Volendo, in estrema sintesi, restringere il campo all’universo di Corrado Bove, questi tre termini riassumono la sua azione creativa e immaginativa: forme infinite e riconfigurabili all’infinito che vivono in una dimensione indefinita e indefinibile guardando verso l’ignoto che può essere passato e futuro, spazio e tempo, vita e morte, al di qua e al di là dell’esistenza.
Didascalie:
Senza titolo (Nautilus 0055 n. 1, n. 2, n. 3, n. 4), 2023, stampa digitale in quadricromia su vetro antiriflesso extrachiaro, ciascuna 50 x 50 cm
Senza titolo (Nautilus 0055 n.5), 2023, stampa digitale in quadricromia su vetro satinato, 100 x 100 cm
THE OPEN BOX
Via G.B. Pergolesi 6
MILANO
www.theopenbox.org
info.theopenbox.org@gmail.com
+393382632596
CORRADO BOVE
INFINITO INDEFINITO IGNOTO
a cura di / curated by
GASPARE LUIGI MARCONE
OPENING
MONDAY 15 JANUARY 2024
6-9 PM
from 15 January to 17 February 2024
by appointment only
Over the last 20 years the artistic path followed by Corrado Bove (Bergamo, 1974) has been characterised by sculptural and photographic experimentation along with explorations of the fields of jewellery and bio-architecture. After the early works in stone, earth and wood, he has focused on the analysis and deployment of a lighter, more malleable and transparent material such as metallic mesh, creating dynamic sculptures and installations enlivened, in many cases, by the use of specific lighting and the relative dancing shadows. A path of rarefaction and reduction. The utopia is the dematerialisation of the object. In more recent years, thanks in part to experimental and biographical episodes – such as, for example, the residency at BOCS Art in Cosenza, curated by Giacinto Di Pietrantonio in 2018 and the enforced seclusion during the pandemic of 2020 – the path of essentiality has taken new and diverse forms. Corrado Bove has begun working on the digital photographs of his sculptures in metallic mesh, discovering further avenues of research. Working exclusively with a computer and his imagination, he has discovered that those metal tangles have patterns, modules, forms and weaves that can be reworked and reconfigured as new images and two-dimensional works. With the parallel intention of referencing the on-screen work but preferring to avoid being subservient to it he had the pertinent intuition of printing the images directly on anti-reflection or satin glass. Certain guidelines remain constants in his research: apart from the dematerialisation, also understood as a “struggle with matter” that, if not handled positively, may alienate the human being, there is a reflection on a chaotic and undecipherable, labyrinthine universe in which one can lose oneself and find oneself, recognising the underlying harmonies and forms. In these cases too, the utopian dimension is primary but the artist’s aim is to approach as close as possible to a world of ecstatic and aesthetic ideas. At times the compositions are more defined and geometric, at others evanescent and magmatic, opening to multiple interpretations.
The title of the project presented at The Open Box is eloquent: Infinito Indefinito Ignoto (Infinite Indefinite Unknown). Three terms on which rivers of words have been and can still be written. If we were to narrow down the focus of Corrado Bove’s universe, in a nutshell these three terms sum up his creative and imaginative action: infinite and infinitely reconfigurable forms that exist in an undefined and indefinable dimension, looking towards the unknown that may be past and future, space and time, life and death, the here and there of being.
Captions:
Senza titolo (Nautilus 0055 n. 1, n. 2, n. 3, n. 4), 2023, four-colour digital print on anti-reflection museum glass, each 50 x 50 cm
Senza titolo (Nautilus 0055 n. 5), 2023, four-colour digital print on satin glass, 100 x 100 cm
THE OPEN BOX
Via G.B. Pergolesi 6
20124
MILANO
www.theopenbox.org
info.theopenbox.org@gmail.com
+393382632596